Con il termine tassa si intende un tributo o una somma di denaro dovuta dai cittadini privati allo Stato, per usufruire di determinati servizi. Tra le tasse più frequenti, troviamo ad esempio quelle scolastiche o quella di occupazione di suolo pubblico: il cittadino ottiene un determinato servizio, in cambio di una somma di denaro predeterminata.
Le tasse sono riscosse in modo diretto, tramite il versamento dell’importo nelle casse pubbliche, o per via indiretta, con un bollo; in quest’ultimo caso la richiesta del servizio che dà luogo al pagamento della tassa viene effettuata con carta bollata.
La differenza tra tassa e imposta consiste nella destinazione dei finanziamenti operati attraverso i due differenti tributi.
Le tasse servono per finanziare le cosiddette spese divisibili ovvero le spesse destinate ad offrire i servizi richiesti dai cittadini. Un esempio è quello della TARI, la tassa per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani.
Le imposte, calcolate in base alla capacità contributiva di ciascun cittadino, invece servono per finanziarie le spese indivisibili, ovvero quelle spese relative a servizi destinate alla totalità dei cittadini e di cui non è possibile stabilire precisamente l’utilizzo effettivo da parte del singolo (istruzione, sicurezza, amministrazione pubblica, etc).
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L’Agenzia delle entrate è operativa dal 1° gennaio 2001, in seguito alla riorganizzazione dell’Amministrazione finanziaria e seguito del Decreto legislativo n. 300 del 1999.
L’ usufrutto è disciplinato dall’art. 981 del codice civile ed è un diritto reale di godimento che assicura ad un soggetto (l’usufruttuario) il diritto di utilizzare e godere di un bene che è di proprietà altrui. Tale istituto era conosciuto già giuristi dell’antica Roma.
Gli sgravi fiscali sono esoneri, diminuzioni o agevolazioni di cui possono beneficiare varie categorie di soggetti contribuenti relativamente al pagamento delle imposte. Per questo motivo gli sgravi fiscali hanno un’indiretta funzione di finanziamento.
Il prezzo è l’equivalente in unità monetarie di un bene o di un oggetto, di un servizio o di una prestazione.
Il termine imposta indica un tributo o una voce di bilancio dello Stato, che ha la peculiarità di essere prelevata dal cittadino, a prescindere da una specifica prestazione dello Stato o di un ente pubblico.
Le detrazioni fiscali sono gli importi sottratti all’imposta lorda che il contribuente è tenuto a pagare. Esistono delle differenze tra detrazioni fiscali e deduzioni fiscali.
I dazi sono un’imposta indiretta sui consumi che riguarda i flussi dei beni in entrata e in uscita da uno stato all’altro e che viene applicato alla dogana quando avviene il controllo della merce.
La proprietà è un diritto reale disciplinato dalla legge che concede al proprietario di disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti previsti dall’ ordinamento giuridico.
Nel linguaggio economico l’investitore è colui che investe somme di denaro in imprese fruttifere; il termine si riferisce soprattutto a chi lo fa sistematicamente.
Il valore di mercato sta ad indicare il valore stimato, espresso in denaro, di un bene che viene a determinarsi dall’incontro fra domanda e offerta nel mercato in cui è collocato il bene.
Il rischio indica l’incertezza futura del valore di un investimento dovuta a fattori non prevedibili e non controllabili.
Il mercato in senso concreto è il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di specifici prodotti e dove compratori, venditori e intermediari si incontrano - tutti i giorni, o in determinate giornate -, per effettuare transazioni commerciali relative a merci varie, o anche ad una merce unica.
La SACE è una società per azioni controllata da Cassa Depositi e Prestiti che si occupa di contribuire allo sviluppo delle PMI e delle grandi aziende guidandole nei processi di internalizzazione.
La borsa valori è un mercato virtuale ufficiale in cui avviene la compravendita di titoli finanziari di diverso genere.
Il potere d’acquisto indica la quantità di merci che è possibile acquistare con una moneta. Il termine si riferisce inoltre alla capacità del consumatore di fare acquisti con il reddito a disposizione.